Il mio ingresso l’ho fatto il 9 Dicembre a mezzogiorno, di Mercoledì.
Gli anni delle superiori, delle nottate fatte ad aspettare l’alba, delle corse in motorino e dell’insofferenza verso un mondo che non riuscivo a sentire mio. Il lato positivo? Ho conosciuto la fotografia tra le aule scolastiche, e non l’ho più abbandonata.
Con la maturità in tasca e il petto pieno di voglia d’indipendenza, ho passato qualche anno nel limbo di un lavoro che non amavo e insoddisfazione. Mancava qualcosa. Chi ero e dove stavo andando?
Prendo il coraggio a due mani, compro un biglietto per Melbourne e per la prima volta in vita mia sono libero. Libero di respirare, parlare e sognare in una nuova lingua. Libero di conoscere il vero Marco, quello che ha bisogno solo di uno zaino in spalla e una macchina fotografica per sentirsi felice.
Nomade in terra straniera, incontro altri viaggiatori e divido con loro dei piccoli frammenti della mia vita per quasi un anno.
Al momento di tornare in Italia, so che il mio non è un addio, ma un semplice arrivederci.
Sono felice della persona che sono? Sì.
Sono felice del mio lavoro? No.
La soluzione? Buttarmi in una nuova avventura, stavolta in Italia, e fare quello che amo davvero. Il fotografo.
Perche rinunciare a un sogno?
Sentivo il bisogno di un luogo in cui essere semplicemente me stesso.
Pitturare, urlare, imbrattare, fotografare.
Trovarlo è stato un'avventura in cui ho dovuto combattere in luoghi angusti e troppo affollati, condividendo frammenti della mia vita dal 2015 al 2019.
La svolta è arrivata alla fine del 2018, quando finalmente ho trovato quell'angolo di mondo che tanto cercavo:
Il mio studio.
Vecchio me, nuovo sito.
Volevo qualcosa che mi rappresentasse, e fosse capace di spingermi verso nuove avventure. Sempre in viaggio, questa non è la fine, ma solo l’inizio.